lunedì 14 marzo 2011

"La vita è sogno" di Calderon de la Barca

"La vita è sogno" è un'opera teatrale appartenente al noto Siglo de oro spagnolo e scritta da Calderon de la Barca.
Immaginiamo di essere uno spettatore seicentesco e di assistere alla rappresentazione.
Cala la penombra sul palco e appare avvolta dal buio una figura. Il personggio scende lentamente da una scala.
Il pubblico è incantato. Chi è questa misteriosa figura avvolta dal mistero? Un uomo? Una donna? Uno spettro?
La figura inizia a parlare: "Ippogrifo violento..." E' una donna. Una donna travestita da uomo. Non siamo a conoscenza dei motivi che l'hanno condotta al travestimento. Ci racconta di essere caduta in quella landa deserta a causa della sua cavalcatura: un ippogrifo. Una creatura ibrida e ambigua a metà tra un cavallo e un grifone. Un animale ambiguo come la protagonista, donna vestita da uomo, che ci dirà di essere stat offesa come donna, ma di essere giunta in quel luogo per vendicarsi come un uomo. La giovane è stata sedotta e abbandonata e cerca vendetta per ristabilire il suo onore. Al seguito della giovane, Rosaura, c'è Clarin il servo furbo e astuto che nel corso della vicenda si schererà sempre con il più potente.
I due scorgono una torre e al suo interno un prigioniero, Un'altra figura ambigua a metà tra l'uomo e la bestia, che si lamenta della sua mancanza di libertà. I due verranno scoperti e prontamente arrestati. Infatti chiunque entri in quel luogo sarà privato della vita. Il carceriere Clotaldo però sottraendo la spada di Rosaura la riconosce come un suo pegno d'amore. Anche lui aveva sedotto e abbandonato una dama, crede così di avere di fronte suo figlio.
Nel corso della vicenda sapremo la verità: Il prigioniero della torre è il giovane Sigismondo, condannato a vivere come una fiera dal padre, il re Basilio, a causa di cattivi presagi che avevano accompagnato la nascita del ragazzo. Osservando le stelle il re astrologo aveva anche letto nel cielo che Sigismondo, cresciuto, avrebbe ucciso il padre camminando sulla sua testa e avrebbe assunto il potere. Così, per evitare tutto questo l'aveva imprigionato. Ora però vuol condurre un esperimento. Vuol portare il figlio a palazzo dopo averlo narcotizzato per scoprire se Sigismondo sia degno del trono. Nel caso in cui il ragazzo si mostri ostile sarà gettato nuovamente in prigionìa e gli sarà fatta passare l'esperienza a corte per un sogno. Per questa decisione Rosaura e Clarin non vengono uccisi, ma vengono condotti a palazzo. Rosaura si svela essere una donna e Clotaldo la spaccia per una dama di compagnia di Estrella. Estrella e Astolfo sono due nobili, cugini tra loro, giunti a palazzo perchè il loro matrimonio li farebbe salire al trono in mancanza di un erede diretto. I due non sono di certo innmamorati, il loro è un rapporto basato sull'ambizione, la cortesia, l'educazione e il rispetto, ma non sulla passione, che guida invece Sigismondo attratto da Rosaura. Infatti Sigismondo viene condotto a palazzo, ma il suo è un comportamento indegno, getta un cortigiano dal balcone, corteggia Estrella e cerca di violentare Rosaura. Nel frattempo scopriamo che l'oggetto della vendetta di Rosaura è proprio il duca Astolfo, una lite tra i due per un ritratto, mostrerà la passione tra loro anche ad Estrella che da quel momento sarà fredda e sospettosa.
 Sigismondo aggressivo e ostile offende suo padre e tutti i personaggi della corte e viene rispedito nella torre. Qui avviene un importante cambiamento.
Clotaldo svela al giovane che è conveniente comportarsi bene anche nei sogni. E che la prossima volta converrebbe al giovane comportarsi secondo il bene.
Dirante una rivolta del popolo, che scoperta la verità vuole liberare Sigismondo, i soldati raggiungono la torre e liberano il ragazzo. Questa volta Sigimondo si comporterà saggiamente, sconfiggerà il padre, ma invece di ucciderlo nel momento in cui quest'ultimo si inginocchia di fronte a lui, si inchina a sua volta. Sigismondo ha trionfato sugli astri e si dimostra degno del trono, forse più del suo crudele padre. Astolfo sposerà Rosaura, per restutuirle l'onore e Sigismondo sposerà Estrella, nonostante sia innamorato della bella Rosaura. Ma solo questa soluzione viene considerata ottimale dato che Estrella è di stato superiore a quello di Astolfo e quindi è più conveniente che sposi un principe. Dal principio della convenienza del comportarsi saggiamente Sigismondo è giunto ad una più profonda consapevolezza del suo ruolo di saggio e giusto sovrano.

Nessun commento:

Posta un commento